Pranoterapia pranoterapia Bioterapia Reiki foto Kirlian Reiki - Associazione Bios Salus Europa

 Il nostro Istituto

Chi siamo
La nostra etica
I nostri corsi
Dove siamo
Riconoscimenti
Domandaci pure!
I nostri collaboratori
I nostri grandi amici
Digitoscopia, cos'è?

 La Pranoterapia

 Reiki

Una premessa
L'energia, la sua chiave
I suoi insegnamenti
Reiki, guarigione olistica
I nostri corsi
Come agisce
Reiki e iniziazione
Consigli sul Reiki

Scegli argomento

Seleziona un argomento del nostro sito direttamente da questo menu:

Il Reiki e guarigione olistica

Pranoterapia pranoterapia Bioterapia Reiki foto Kirlian Reiki - Associazione Bios Salus Europa

Applicazioni del Reiki in una seduta di gruppo.
L'unione fa la forza, e la compagnia è molto affiatata!

Riportando in equilibrio l'energia individuale con quella universale, il Reiki permette tra le altre cose l'avvio di un processo globale di guarigione naturale; ovviamente, parlare di riarmonizzarsi con la realtà significa ben più che risolvere i propri problemi fisici od emotivi.
Significa riconquistare il senso più profondo della propria esistenza, imparare ad accettare ed interpretare il significato di ogni evento.
Tutto questo è particolarmente prezioso nel mondo occidentale, abituato da troppo tempo a ragionare in forma analitica, scomponendo, sezionando, interpretando i singoli elementi e perdendo molto spesso di vista il quadro globale al quale appartengono.
La visione che scaturisce dall'approccio al Reiki è invece olistica, globale: la Realtà èuna e una sola, al di là delle diverse manifestazioni apparenti a livello di spazio e tempo e di tale Realtà siamo parte integrante e niente affatto privilegiata.
Il nostro corpo, la nostra niente, la nostra coscienza, non sono che aspetti, sfaccettature ditale quadro, paragonabili ai puntini che costituiscono un'immagine riprodotta su un quotidiano, importanti solo per la loro relazione con il disegno di cui fanno parte.
Anche per questo, si dice che il Reiki non può manifestarsi che attraverso l'amore: se comprendo fino in fondo il fatto che io ed il mio prossimo siamo una sola cosa non posso fare a meno di amarlo come me stesso, perché in ultima analisi il mio prossimo è me stesso. Solo partendo da questo tipo di considerazione è possibile aiutare realmente qualcuno; fintanto che ci si sente importanti, o anche solo "buoni", per il fatto di poter guarire qualcuno, non ci si pone sul suo stesso piano, ma ci si colloca su di uno scalino posto più in alto. A quel punto, non è più l'energia universale, il rei, ad agire attraverso di noi ma la nostra energia personale, il nostro ki.
Fare Reiki vuoi dire imparare ad essere canali, a "lasciar agire" la Realtà; e riuscirci significa indubbiamente aver innescato un grosso processo di guarigione e di maturazione interiore.
I più grossi problemi di fronte al Reiki sono quasi sempre legati alla volontà di autoaffermazione dell'ego, alla difficoltà di mettere un briciolo di umiltà in quello che si fa, senza sentirsi sempre al centro di tutto ciò che accade.
Il Reiki è semplice, estremamente semplice: non ci sono nozioni complesse da memorizzare o da comprendere, l'esperienza viene gestita molto più dal cuore che dalla mente.
L'unica cosa che viene richiesta è la disponibilità; il resto, dopo l'apertura dei canali energetici operata attraverso le quattro iniziazioni avviene in maniera del tutto naturale.
Non solo, ma numerose osservazioni sperimentali hanno dimostrato che l'energia del Reiki, una volta entrata nel corpo, si dirige spontaneamente dove maggiormente è necessaria, comportandosi come un liquido che aderisce spontaneamente alle pareti del suo contenitore.