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Il Reiki e guarigione
olistica |
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Applicazioni del Reiki in una seduta di
gruppo. L'unione fa la forza, e la compagnia è molto
affiatata! | |
Riportando in equilibrio l'energia
individuale con quella universale, il Reiki permette tra
le altre cose l'avvio di un processo globale di
guarigione naturale; ovviamente, parlare di
riarmonizzarsi con la realtà significa ben più che
risolvere i propri problemi fisici od emotivi.
Significa riconquistare il senso più profondo della
propria esistenza, imparare ad accettare ed interpretare
il significato di ogni evento. Tutto questo è
particolarmente prezioso nel mondo occidentale, abituato
da troppo tempo a ragionare in forma analitica,
scomponendo, sezionando, interpretando i singoli
elementi e perdendo molto spesso di vista il quadro
globale al quale appartengono. La visione che
scaturisce dall'approccio al Reiki è invece olistica,
globale: la Realtà èuna e una sola, al di là delle
diverse manifestazioni apparenti a livello di spazio e
tempo e di tale Realtà siamo parte integrante e niente
affatto privilegiata. Il nostro corpo, la nostra
niente, la nostra coscienza, non sono che aspetti,
sfaccettature ditale quadro, paragonabili ai puntini che
costituiscono un'immagine riprodotta su un quotidiano,
importanti solo per la loro relazione con il disegno di
cui fanno parte. Anche per questo, si dice che il
Reiki non può manifestarsi che attraverso l'amore: se
comprendo fino in fondo il fatto che io ed il mio
prossimo siamo una sola cosa non posso fare a meno di
amarlo come me stesso, perché in ultima analisi il mio
prossimo è me stesso. Solo partendo da questo tipo di
considerazione è possibile aiutare realmente qualcuno;
fintanto che ci si sente importanti, o anche solo
"buoni", per il fatto di poter guarire qualcuno, non ci
si pone sul suo stesso piano, ma ci si colloca su di uno
scalino posto più in alto. A quel punto, non è più
l'energia universale, il rei, ad agire attraverso di noi
ma la nostra energia personale, il nostro ki. Fare
Reiki vuoi dire imparare ad essere canali, a "lasciar
agire" la Realtà; e riuscirci significa indubbiamente
aver innescato un grosso processo di guarigione e di
maturazione interiore. I più grossi problemi di
fronte al Reiki sono quasi sempre legati alla volontà di
autoaffermazione dell'ego, alla difficoltà di mettere un
briciolo di umiltà in quello che si fa, senza sentirsi
sempre al centro di tutto ciò che accade. Il Reiki è
semplice, estremamente semplice: non ci sono nozioni
complesse da memorizzare o da comprendere, l'esperienza
viene gestita molto più dal cuore che dalla mente.
L'unica cosa che viene richiesta è la disponibilità;
il resto, dopo l'apertura dei canali energetici operata
attraverso le quattro iniziazioni avviene in maniera del
tutto naturale. Non solo, ma numerose osservazioni
sperimentali hanno dimostrato che l'energia del Reiki,
una volta entrata nel corpo, si dirige spontaneamente
dove maggiormente è necessaria, comportandosi come un
liquido che aderisce spontaneamente alle pareti del suo
contenitore.
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